1945: fine seconda guerra mondiale, due infermieri gestiscono un manicomio con soli tre pazzi, alle pendici di un paesino.
Sono rimasti soltanto Umberto, cantante rinchiuso dal regime fascista; Federico, uomo di 60 anni finito lì perché omicida di un gerarca fascista; e Benni, un ragazzo che vive da anni in ospedali e manicomi psichiatrici.
Nel manicomio c’è armonia; questa però viene interrotta una settimana al mese dal direttore, uomo molto severo e cinico. Un giorno una scoperta inaspettata darà una svolta alle vicende dei protagonisti.
Uno spettacolo che tratta un tema forte con la solita ironia che caratterizza da anni gli spettacoli di Antonio Grosso.