Lo spettacolo vive di canzoni, monologhi e letture musicate. Gli autori citati e performati sono Italo Calvino, Claudio Lolli, Giorgio Gaber, David Sylvian, ma la maggior parte delle composizioni proposte sono a firma di Casale stesso.
Si indaga il rapporto tra individuo e società, e più ancora il rapporto intimo, interiore, tra sé e sé, là dove nascono e crescono i nostri timori e le nostre speranze, i nostri ideali e le nostre censure, i nostri “sì” e i nostri “no”, le nostre pulsioni consce e inconsce, le nostre ossessioni, definite qui magnifiche in ogni caso perché feconde di sempre nuove acquisizioni su se stessi e poi sul mondo circostante.
Paura e libertà, dimensione sognante e pragmatismo obbligatorio, solitudine e bisogno di relazione, spiritualità e materialismo immanente sono solo alcuni dei temi che vengono affrontati e sviluppati nel corso della serata, a cavallo tra musica e letteratura, teatralità e concerto dal vivo.
Giulio Casalecanta, recita e suona la chitarra acustica.
Nicola Alesini tesse tappeti sonori e ritmici sui quali sviserà coi suoi tre sassofoni.
Una serata ricchissima di contenuti e suggestioni, lirica e sferzante: una prima assoluta regionale.