Tratto dal romanzo “L’Intimité” di Alice Ferney, questo film è una commovente storia di affetti incrociati, un’ode alla solidarietà di incredibile delicatezza.
Sandra vive sola – anzi, non sola, con i suoi libri – e gestisce una libreria “intellettual-femminista” (secondo una definizione maschile); fuma molto, regge bene il vino, non cucina, ha compagni occasionali, non ha figli e “non sa niente di bambini” (altra definizione maschile). Quando la sua vicina di casa molto incinta esce di corsa per andare a partorire, affidandole temporaneamente il figlio Elliott di cinque anni, Sandra lo accoglie a metà fra il disagio e la tenerezza.